Fino all'anno Mille, l'economia europea si basava sull'agricoltura. Il 90% della popolazione era costituita da laboratores, principalmente contadini. Nonostante ciò, questa attività era regredita e di sussistenza.
I fattori principali della scarsa produttività erano:

  • le condizioni climatiche avverse per l'abbondanza di precipitazioni;
  • i numerosi territori lasciati incolti, soprattutto boscosi;
  • le tecniche agricole arretrate (attrezzi quasi sempre di legno);
  • la scarsità di animali da allevamento;
  • le prepotenze e le violenze dei signori.

La resa agricola si aggirava intorno ad 1:2, 1:3, era quindi molto bassa. Le vie di comunicazione erano mal tenute e pericolose, data la presenza di briganti e saccheggiatori, era dunque difficile commerciare.
Tutto ciò portò a un'economia principalmente di sussistenza, basata sul sistema della curtis. La curtis era una porzione di territorio affidata a un nobile o a un membro del clero, divisa in due parti, tra loro interdipendenti: la pars dominica e la pars massaricia. La prima era gestita direttamente dal signore e comprendeva l'abitazione signorile e gli altri edifici agricoli (stalle, magazzino, alloggi dei servi). In essi lavoravano i cosidetti servi prebendari. La pars massaricia consisteva, invece, in poderi assegnati a contadini dipendenti. I terreni potevano essere ceduti a servi casati, ovvero che possedevano una casa, o a coloni liberi in cambio di un canone in natura o in denaro. Essi dovevano scontare delle ore di lavoro gratuito nella riserva, chiamate corvées.